Un giardino da mangiare (con Giusi Foschia)

Ventun marzo, inizio della primavera, “dies violae” per i latini: quale occasione migliore per inaugurare un vivaio in una bella giornata di sole? L’erba verde luccica nella valletta riparata del torrente Zimòr, a Zomeais di Tarcento, dove ha sede l’azienda agricola molto speciale di Giusi Foschia. Si chiama “Il giardino commestibile”, e oggi riapre i suoi battenti dopo la pausa invernale. Sull’ingresso vasi di viole, di margherite e di calendule, all’interno centinaia di vasetti con tutti i possibili varietà di mente, di salvie, di erbe aromatiche e medicinali, locali o esotiche. Giusi ne coltiva infatti ben 240 specie diverse! Leggi tutto “Un giardino da mangiare (con Giusi Foschia)”

La custode del passo

Per quarant’anni Nella Marchiol ha gestito un piccolo locale nell’unica costruzione di Passo Tanamea. Attraverso i suoi ricordi si snoda la storia di una vita e di un piccolo mondo “di confine”

Passo Tanamea: soli 40 km da Udine, ma siamo già in un mondo alpino, ai piedi della bastionata dei Musi. Poco più in là, il confine.

1971 Nella a Tanamea

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Con gli sterpi in gola

Viljem Cerno, insegnante, intellettuale e poeta di Lusevera per tutta la vita ha difeso le tradizioni e la parlata slovena delle valli del Torre. Una scelta che gli è costata una vera e propria persecuzione.

“La più grande gioia che ho nell’animo è che il confine è morto, è finito” – con queste parole il professor Viljem/Guglielmo Cerno, di Lusevera/Brdo, insegnante, intellettuale e poeta delle valli del Torre, accoglie il mio invito a parlare del significato che ha avuto nella sua vita l’ormai ex confine. “Ora alziamo alta la parola/che troppo a lungo avevamo sterpi/in gola e chiusa la bocca” – dicono alcuni suoi versi del 2004. E durante il nostro lungo colloquio scoprirò che quest’uomo dall’aria così pacata ha subito durante tutta la sua vita una vera e propria persecuzione solo per la sua coraggiosa difesa dell’identità e della parlata slovena delle Valli. Leggi tutto “Con gli sterpi in gola”