Il nostro sito, che riprende il titolo di un nostro libro del 2005, vuole raccontare innanzitutto i nostri viaggi in bicicletta attraverso l’Europa e al tempo stesso presentare approfondimenti su persone e paesi del Friuli Venezia Giulia, storie di voci deboli e paesaggi fragili, resoconti di nostri vagabondaggi reali, letterari, fotografici e nella storia. Oltre a nuovi articoli potrete trovare anche la maggior parte dei reportage usciti dal 2005 al 2009 sul settimanale friulano “IL NUOVO” che ci manca tanto!
Viaggio a pedali 2022: il progetto
Dopo il successo del nostro viaggio del 2021 lungo il Danubio dalla sorgente alla foce (3200 km, vedi articoli più sotto) abbiamo pensato quest’anno a qualcosa di più lungo e impegnativo: attraversare l’Europa puntando a Nord, alla Norvegia, restando sulla costa atlantica, per arrivare fino alla città di Trondheim. Un bel po’ di km (3700) e soprattutto un bel po’ di dislivello da superare, data la natura montagnosa della Norvegia.
Come l’anno scorso, le nostre bici sono due cosiddette “gravel” (cioè adatte a tutti i terreni) a pedalata muscolare, una Cinelli Hobootleg e una Trek920.


Viaggiamo come piace a noi, in perfetta autonomia, portando come al solito tutto il bagaglio sulla bici: tenda, sacchi a pelo, materassini autogonfiabili, fornelletto da campeggio e attrezzatura da cucina, oltre al vestiario essenziale. In tutto sono 15 kg circa di bagaglio a testa. Dormire in tenda e cucinare da soli ci consentirà la massima flessibilità nella scelta dei percorsi giornalieri (di solito tra gli 80 e i 120 km) e dei posti tappa, oltre a un considerevole risparmio nei paesi più costosi come la Danimarca e la Norvegia. Data fissata per la partenza: sabato 18 giugno 2022.
Parte 1 : Pedalando fino in Norvegia
3700 km in bici dal Friuli alla Norvegia/1
Da Premariacco a Bayreuth: Austria e Baviera
La Ciclovia Alpe Adria

Anche se la conosciamo benissimo, la prima tappa lungo la Ciclovia Alpe Adria resta in assoluto una delle più belle del viaggio. Raggiungiamo questo percorso a Gemona in una giornata di tempo stupendo e ci godiamo il comodo percorso, le nostre splendide montagne e le fresche gallerie dell’ex ferrovia.

Unico neo: non si capisce perché manchi ancora la breve tratta Carnia-Moggio, costringendo i ciclisti a percorrere la trafficata Pontebbana. Leggi tutto “Parte 1 : Pedalando fino in Norvegia”
Parte 2: Pedalando fino in Norvegia
3700 km in bici dal Friuli alla Norvegia/2
Da Bayreuth alla Danimarca

Pedalando lungo la Saale
Per andare verso Nord-Ovest abbiamo scelto di percorrere la ciclovia del fiume Saale (Saaleradweg), un affluente dell’Elba che nasce proprio a nord di Bayreuth dai Fichtelgebirge. Leggi tutto “Parte 2: Pedalando fino in Norvegia”
Parte 3: Pedalando fino in Norvegia
3700 km in bici dal Friuli alla Norvegia/3
La costa danese e norvegese fino a Stavanger

Danimarca ventosa
11 luglio 2022: siamo adesso sull’itinerario chiamato “Vestkystruten”, che percorre per 560 km tutta la costa Ovest della Danimarca. Il tempo è stupendo e le nuvole corrono veloci in un cielo sconfinato, anche perché dal mare tira instancabile un fortissimo vento da nord-ovest che non smette mai un momento.

Parte 4: Pedalando fino in Norvegia
3700 km in bici dal Friuli alla Norvegia/4
Da Stavanger a Kristiansund

Meta intermedia: Bergen
Dedichiamo la mattinata del 21 luglio a girovagare per Stavanger, nel cui porto è ormeggiata una gigantesca nave da crociera che con i suoi nove piani incombe su tutte le casette del centro storico intorno al porto.



Da adesso in poi dovremo prendere numerosi traghetti da isola a isola, non potendo ovviamente percorrere in bici i tunnel sottomarini che portano ai fiordi a Nord di Stavanger. Leggi tutto “Parte 4: Pedalando fino in Norvegia”
Parte 5: pedalando fino in Norvegia
3700 km in bici dal Friuli alla Norvegia/5
Arrivo a Trondheim e complicato ritorno a casa

Bagnati alla meta
2 agosto: A Trondheim mancano solo 150 km, ma è evidente che non ce la faremo mai ad arrivarci in un giorno solo, e così decidiamo di pedalare oggi quanto più possibile, fermandoci alla sera anche dove capita, in mancanza di un campeggio comodo.

Il tempo è ancora splendido, ma sappiamo che presto si guasterà e inoltre Trondheim è famosa per essere una località piovosissima. Leggi tutto “Parte 5: pedalando fino in Norvegia”
Il nostro viaggio anche in tedesco!
È un grande onore vedere un proprio viaggio pubblicato sulla prestigiosa rivista tedesca “Panorama”, organo ufficiale del Deutscher Alpenverein, il Club Alpino Tedesco: è il nostro viaggio in bici del 2021 dalla Foresta Nera al Mar Nero! Naturalmente in tedesco…
Tutto il Danubio in bicicletta 2021- introduzione
Dalla Foresta Nera al Mar Nero:
Km totali percorsi: 3200
Giorni di pedalata: 35
Giorni di viaggio: 44
Lunghezza tappe: da 80 a 120 km
Otto paesi attraversati: Germania, Austria, Slovacchia, Ungheria, Croazia, Serbia, Bulgaria e Romania
Se prima della pandemia ci avessero proposto di fare 3000 km in bicicletta, non lo avrei semplicemente preso in considerazione…ma durante i vari lockdown andare in bici era l’unico sport consentito (o quasi) e l’allenamento è venuto così, quasi da sé. Poi ci abbiamo preso gusto e abbiamo cominciato a sognare e a progettare. Un viaggio classico, un percorso europeo (l’Euro Velo 6): 3200 km lungo il grande fiume che dalla Foresta Nera al Mar Nero attraversa otto stati (Germania, Austria, Slovacchia, Ungheria, Croazia, Serbia, Bulgaria e Romania). Allenati e vaccinati (nel vero senso della parola), siamo pronti per partire il 15 giugno 2021.
Bici e attrezzatura
I nostri “animali a pedali” sono due bici cosiddette “gravel” (cioè adatte a tutti i terreni) a pedalata muscolare, una Cinelli Hobootleg e una Trek920.
La bici Trek pronta per la partenzaUsiamo borse posteriori e borsa da manubrio Ortlieb. Abbiamo circa 15 kg di bagaglio a testa, fra cui una vecchia e vissuta tenda a igloo Ferrino; sacchi a pelo; materassini autogonfiabili; fornelletto da campeggio e attrezzatura da cucina. Vestiario: il meno possibile.

PARTE 1: Germania, paradiso dei ciclisti

Come raggiungere la sorgente del Danubio
Il viaggio in treno per raggiungere Donaueschingen, cittadina tedesca della Foresta Nera dove si trova la “sorgente ufficiale” del Danubio, è piuttosto complicato: ci vuole un primo treno per Villach, una coincidenza per Monaco di Baviera o meglio ancora per Ulm e da qui un paio di ore di viaggio ancora con un treno locale fino alla meta.
Una sorgente controversa

Nel grande parco dei principi Fürstenberg a Donaueschingen vi è una sorgente incorniciata da un’elegante ringhiera in ferro battuto. La sorveglia una statua che raffigura la madre Baar (il territorio circostante) che indica la via da seguire a una graziosa fanciulla: il Danubio (in tedesco “die Donau” è femminile). Leggi tutto “PARTE 1: Germania, paradiso dei ciclisti”
PARTE 2: Tappe asburgiche

400 km in Austria
Ultima città tedesca è Passau, situata alla confluenza di tre fiumi su una sottile lingua di terra che come la prua di una nave fende l’acqua che la circonda: a sud quella verde chiaro dell’Inn e a nord quella marrone del Danubio e dell’Ilz, che non si mescolano subito.

In Austria ci attendono 400 km di ciclovia. Il tratto iniziale è uno dei più famosi, in quanto percorre la doppia ansa del Danubio chiamata Schlögener Schlinge, dove i ciclisti possono traghettare più volte con piccoli traghetti solo per loro. Leggi tutto “PARTE 2: Tappe asburgiche”
PARTE 3: Viaggiando in Croazia e in Serbia

138 km in Croazia
Passiamo il confine ungherese-croato senza problemi. In Croazia il percorso è segnalato con cartellini blu come “Ruta Dunav” e il simbolo della bici (sotto c’è scritto: “Amazonas of Europe”..mica male!).

La prima notte alloggiamo a Bilje in una pensioncina che si chiama “Crvendac”, cioè “pettirosso”: la signora Marija detta Mary ci racconta che faceva parte di una cooperativa di servizi turistici creata da donne del posto dopo la guerra, ma che ora purtroppo non esiste più. Leggi tutto “PARTE 3: Viaggiando in Croazia e in Serbia”
PARTE 4: Bulgaria e Romania

Ci aspettano adesso più di 500 km in Bulgaria, paese che conosciamo poco e di cui siamo davvero curiosi. Leggi tutto “PARTE 4: Bulgaria e Romania”
Parte 5: Attraverso il Delta del Danubio

“Se non sai come arrivare al mare, dovresti prenderti un fiume come guida” (proverbio cinese letto a Krems)
Arrivati a Tulcea, il nostro viaggio a pedali è finito, ma una nuova parte comincia, dove come in un film di Wim Wenders utilizziamo tutti i mezzi di trasporto possibili. Infatti dobbiamo innanzitutto arrivare sul Mar Nero – cosa che si può fare solo per via d’acqua – e poi organizzare il ritorno a casa! Leggi tutto “Parte 5: Attraverso il Delta del Danubio”
L’antica villa incastellata: Rocca Bernarda
Un luogo bellissimo in comune di Premariacco!
Questa villa cinquecentesca (1567), dall’aspetto turrito e fortificato, spicca con il suo colore rosso sbiadito sulla sommità della collina che digrada a balze. Ai quattro angoli torri circolari che non hanno funzioni difensive, ma solo ornamentali. Statue leggiadre fanno capolino tra gli alberi secolari: due grandi cipressi, della ragguardevole età di 420 anni, stanno a guardia dell’ingresso della dimora. La loro circonferenza è di 5 m e sono considerati monumenti naturali. Guardando verso nord, altri cipressi più esili e flessuosi coronano la cima di collinette a tortiglione, e paiono pennelli pronti per ridipingere il mondo.
Galleria di immagini – cliccare sulla foto per ingrandire
Ringrazio Studio Forest!
Ieri sera, venerdì 11 gennaio 2020, ho avuto il piacere di fare una lunga chiacchierata online con Angelo Sinuello, guida naturalistica di Studio Forest, sugli argomenti che ci stanno a cuore: la scoperta del territorio, la natura, i viaggi, la montagna, la difesa dell’ambiente, in breve l’andamento lento e tutto ciò che consegue da questa visione del mondo. E’ stato molto bello e ringrazio davvero per questa opportunità tutto lo Studio Forest e tutti i pazienti ascoltatori. Se qualcuno volesse risentire l’intervista, può cliccare qui.
Il periplo di Premariacco!
Giretto di Premariacco in tempo di “zona arancione”: senza mai uscire dai confini del nostro comune abbiamo percorso quasi 50 km toccando zone di interesse naturalistico (la campagna tra Moimacco e Orzano, le sponde del Malina, le colline di Buttrio) e paesaggistico-artistico come la Rocca Bernarda, per poi chiudere il giro passando il Natisone sulla passerella di Firmano e i due borghi storici di Premariacco city (borgo Sacco e Borgo Viola).

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“Andamento lento” rivisitato in tempo di pandemia
Dicembre 2020: dopo l’esperienza del lockdown totale della scorsa primavera e della “zona arancione” appena trascorsa, in cui non era possibile spostarsi dal proprio comune, pensiamo possa essere interessante rileggere in modo critico quello che avevamo scritto nel 2005 come introduzione al volume “Andamento lento”, itinerari friulani da fare a cavallo, a piedi oppure in bicicletta. Leggi tutto ““Andamento lento” rivisitato in tempo di pandemia”
I campi dietro casa
Ripropongo un vecchio articolo tratto da “Andamento lento”, mi sembra utile di questi tempi…
Abbiamo sempre avuto, fin da piccoli, una grande passione per i cavalli, ma abitando in città non era certo facile realizzare il desiderio di avere un cavallo tutto nostro. Ma quando, nel 1991, ci siamo finalmente trasferiti in campagna, a Premariacco, in una grande casa contadina con tanto di stalla, allora sì che ci siamo portati a casa un bel cavallo, anzi due. E così finalmente i cavalli sono vicino a noi, e la mattina possiamo vederli dalla finestra della nostra camera. Sono là che ci aspettano e ci chiamano con quel loro “frrr…” tutto speciale che non ha nome in nessuna delle lingue che conosciamo. Leggi tutto “I campi dietro casa”
L’abbazia e la rocca
Sempre dal lontano 2003 giunge questo itinerario tutto nel comune di Premariacco, che non ho voluto minimamente toccare nel suo stile di “racconto-diario”. Forse oggi lo scriverei diversamente.
Partenza: da Orsaria, frazione di Premariacco.
Caratteristiche: percorso ad anello di km 17 privo di qualunque difficoltà. Se il guado sotto Casali Selva non fosse praticabile, è consigliabile usare il ponte di Orsaria. Cartografia: carta Tabacco al 25.000 “Valli del Natisone”
Mercoledì 1 gennaio 2003, tempo splendido
Chi va a cavallo a Capodanno, va a cavallo tutto l’anno. Convinti dell’efficacia di questo gesto propiziatorio, come ogni anno – dopo aver festeggiato la mezzanotte nella scuderia in compagnia dei nostri amati quattrozampe, terrorizzati dai botti che tanto piacciono agli umani – siamo in sella la mattina del primo gennaio e partiamo da casa nell’assoluto silenzio, alle 11 di una radiosa mattina invernale. Raggiungiamo quindi la piazza di Orsaria, da cui parte il nostro itinerario.
I lavadôrs di Buja
Riporto qui sotto un articolo pubblicato sul Nuovo nel lontano 2003, ripromettendomi di andare quanto prima a rifare questo itinerario…
Partenza: da Buja, borgo di San Floreano. Itinerario ad anello. Mezzo consigliato: in bicicletta Difficoltà: nessuna. Dislivello da superare: minimo.
Cartografia: carta Tabacco n. 020 al 25.000 “Prealpi del Gemonese”
La mia amica Gabriella di Buja mi propone un giro in bicicletta alla scoperta degli antichi lavatoi di Buja, testimonianza di un tempo non lontano in cui non esistevano le lavatrici e lavare e risciacquare i panni al fiume era un momento importante della vita sociale femminile.